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5 novembre 2010 5 05 /11 /novembre /2010 20:52
Il lupus eritematoso sistemico e la nefrite. I miei mali.

Tratto da Wikipedia, ecco la descrizione di cio' che ho io:

Il Lupus eritematoso sistemico (LES) è una malattia cronica rara di natura autoimmune, che può colpire diversi organi e tessuti del corpo. Autoimmune significa che c’è una disfunzione del sistema immunitario che, invece di proteggere il corpo da virus, batteri e agenti estranei, produce auto-anticorpi che aggrediscono i propri componenti.
Generalmente con il semplice termine di Lupus ci si riferisce al Lupus eritematoso sistemico, nonostante esistano altre patologie che comprendono lo stesso nome (per esempio Lupus anticoagulante o sindrome da antifosfolipidi).
Il LES è classificato come malattia reumatica.
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Epidemiologia e cenni storici [modifica]
Il nome Lupus eritematoso sistemico risale all'inizio del XX secolo. Lupus è la parola latina che significa lupo, e si riferisce alla caratteristica eruzione cutanea a forma di farfalla riscontrata sul viso di molti pazienti affetti da LES, che ricordava ai medici i contrassegni bianchi presenti sul muso dei lupi. Eritematoso si riferisce al rossore della pelle. Sistemico significa che interessa diversi organi del corpo.
L'esordio della malattia è inusuale prima del quinto anno d'età ed insolito prima dell'adolescenza dove si ritrovano casi più frequenti nei maschi. In questa fascia d'età il LES colpisce 5 bambini per milione l'anno.
L'esordio avviene più comunemente in età fertile (da 15 a 45 anni) e più frequentemente nella popolazione femminile (in questo gruppo d'età 9 casi su 10 sono donne). Uno studio compiuto negli Stati Uniti d'America ha mostrato una maggiore incidenza del LES nelle donne d'origine afro-americana, ispanica, asiatica e indigena, ma si ritiene che ciò sia dovuto a fattori socioeconomici.
In Italia si stima che oggi i casi seguiti clinicamente riguardino circa 60000 persone, con un incremento di circa 1500 nuovi casi diagnosticati ogni anno; a seguito di questa stima, in Italia il LES, che fino a tutto il 2005 era considerato una malattia rara, dal 2006 è stato riclassificato come malattia cronica e invalidante (dà diritto all'invalidità civile). Altre stime invece portano a contare solo 11000 pazienti nel nostro paese, vale a dire un malato ogni 5000 abitanti.

Eziologia [modifica]
La malattia non è ereditaria e non è assolutamente trasmissibile da uomo a uomo. Tutt'oggi non si conoscono le cause specifiche del LES, anche se ci sono alcuni punti fermi: predisposizione genetica in primis (non sono rari i casi di più soggetti affetti da LES nello stesso nucleo familiare), fattori ambientali (molto probabilmente: esposizione al sole, infezioni da virus o batteri, stress, alcuni medicinali, ...), età in cui sono in atto modifiche ormonali (pubertà, gravidanza, menopausa, ...).

Clinica [modifica]

Segni e sintomi [modifica]
La diagnosi del LES è molto difficile: nei paesi anglosassoni è conosciuto come the great imitator, cioè il grande imitatore. La malattia può manifestarsi con dolori alle articolazioni, affaticamento anomalo, febbre, vomiti, manifestazioni cutanee, perdita di capelli, ulcere alle mani, anemia, tendiniti, pleuriti, nefriti, pericarditi, endocarditi, ma il fattore più indicativo è la sistemicità di questi sintomi, cioè colpiscono diversi organi contemporaneamente.
C'è da dire, comunque, che i sintomi, nonché l'andamento della malattia, possono cambiare anche di molto da soggetto a soggetto. La malattia può manifestarsi con svariate sfumature diverse, e infatti è conosciuta anche come la malattia dai mille volti.

Trattamento [modifica]
Non esiste ancora una cura definitiva, ma è possibile trattare la malattia, soprattutto per cercare di portarla in uno stato di remissione, cioè farla regredire ad uno stato simile alla guarigione; a oggi non si guarisce dal LES, la malattia resta sempre presente anche nei periodi di remissione, e va tenuta costantemente sotto controllo.
In questi ultimi anni sono stati compiuti progressi nel trattamento di questa malattia.[1]

Farmacologico [modifica]
L'intervento terapeutico è diverso a seconda del quadro clinico: nei casi lievi si procede al trattamento con alcuni farmaci antimalarici (idrossiclorochina) associati a cortisone o altri antiinfiammatori; nei casi più severi occorre utilizzare anche farmaci immunosoppressori, i quali impediscono la moltiplicazione dei linfociti B responsabili della produzione di auto-anticorpi.
Data la molteplicità (e la gravità) dei sintomi della malattia e degli effetti collaterali dei medicinali, si è costretti molte volte ad assumere anche altri farmaci.

Gli sviluppi ulteriori della conoscanza del lupus, hanno introdotto nuovi farmaci meno invasivi e controindicativi. Come si vede, e' una patologia che non contagia, non e' ereditaria, e non fa del male a nessuno. Vivo con le mie 7 / 8 pillole al giorno, e conduco una vita pressoche' normale, fatta accezione per i postumi della grossa serie di problemi avuti nel 99. Il lupus, a me ha causato una glomerulonefrite di classe III, ossia un inspessimento della corteccia dei glomeruli e conseguente insufficienza renale. Entrambe perfettamente controllate, ho voluto divulgarle perche' si conoscesse un po di piu' una malattia che fino a 20 anni fa era letale, e che per sentito dire tutti hanno avuto a che fare con essa, ma nessuno sa cos'e'. Non causa problemi di ordine sessuale, anzi, la montagna di cortisone che ho assunto negli anni e che ho smesso, adesso mi ha fatto diventare una specie di ninfomane al maschile (SATIRO?), quindi........
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