Fantastica,
questo
bisogna dire di te.
Nella mente,
nel corpo
ma soprattutto
nel cuore.
Ti amo.
Le mie emozioni in diretta.
Fantastica,
questo
bisogna dire di te.
Nella mente,
nel corpo
ma soprattutto
nel cuore.
Ti amo.
Immensita'
e' una parola
troppo piccola
per l'amore
che provo
per te.
Ti ho vista in sogno,
questa notte.
Io ero lontano
ma tu eri li',
davanti a me.
Camminavi a piedi nudi
sul bagnasciuga di un limpido mare.
Il passo lento, movimenti sinuosi
e la brezza debole accarezzava i tuoi capelli
e ti stagliavi all'ultimo sole.
Non parlavi, ma il tuo corpo parlava per te,
Bellissima, sapevo che eri mia.
Ed e' per questo che ti ammiravo da lontano.
Ed e' per questo che il sogno parlava d'amore,
d'amore per me.
E' ancora buio fuori,
ma il pensiero di te
illumina il mio risveglio.
Ti amo, buongiorno!
Un po' di me
e' ancora li'
vicino a te
amore mio.
Vorrei esserci io
al posto di quella maglietta,
che come dici tu
"sa di me",
del mio profumo.
Un mese, o poco piu',
amore,
e poi vivremo
il nostro domani
ancora
insieme.
Ti amo!
Ho scritto molte volte
parole d'amore,
ma appena le scrivevo
sbiadivano al vento
dell'indifferenza.
Adesso ti scrivo
ti amo sul cuore
e tu mi rendi
l'amore che mai
ho sperato di avere.
L'inchiostro adesso
non sbiadisce piu',
e scrive la nostra storia.
Insieme.
Per la vita.
Ti amo!
La notte,
la notte fa pensare,
la notte e' compagna di solitudini,
di pensieri,
di speranze
e di riflessioni.
Su come sia andata la giornata,
sui problemi da affrontare,
sull'amore della vita,
sul futuro e sul passato.
La notte e' una gran ruffiana,
assiste silente
a tutto questo ed altro,
e consiglia,
suggerisce,
chiarisce idee.
La notte,
se non ci fosse
sarebbe da inventarla.
Camminava incerto per la via e non so nemmeno perche' si ostinasse a camminare ancora visto che non sapeva la casa dov'e'. Lo vidi smarrito, confuso e smagrito sembrava che fosse l'ombra di se stesso da un anno sparito perche' era stato rapito. Ma adesso null'altro pansava e voleva che trovare il padrone che tanto l'amava. Ricorda soltanto che gli disse pacato di attendere il momento che sarebbe tornato. Ma giorno dopo notte e dopo giorno e dopo notte le cose non erano cambiate, tristezza, sgomento e lacrime piante mancavan le botte per farla completa ma lui aveva sicuro solo una meta. Finche' si decise strappo' quel collare fatto di corda che faceva anche male e ando' per la via lo cercava, ed era convinto che l'uomo che amava l'avrebbe soccorso. Stanchezza, inedia perfino sconforto portarono quel cane ad essere morto. La fine non certo e' stata poi bella tutt'altro volevo lo fosse, e pagasse per cio' che ha causato per il male che ha dato a un cane, che tutto il suo cuore ha donato ad un bastardo, un vile e codardo.