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14 marzo 2011 1 14 /03 /marzo /2011 20:52

 

E’ una mia teoria, forse anche di molti altri. Le religioni di tutto il mondo ne scrivono, antiche civilta’ ne hanno documentato attraverso la loro arte e le loro costruzioni.

Alcuni, come me, credono in civilta’ piu’ evolute della nostra che per mezzo di cosiddetti Ufo (oggetti volanti non identificati, OVNI per l'italiano) ci tengono d’occhio e al momento buono saranno li’ a salvare il salvabile con delle arche spaziali…

 

Non voglio fare dell’allarmismo, ma come dicevo, tutto fa presupporre alla fine di un ciclo per il nostro pianeta, una rigenerazione che spazzera’ via quasi tutto, lasciando poca o nessuna testimonianza di cio’ che e’ la nostra “civilta’”.

 

L’Apocalisse lo dice: morie improvvise di animali, cataclismi per mare e per terra, follia tra i popoli, guerre ed uccisioni, assassini famigliari efferati e sanguinari, menti che d'improvviso saltano in aria e impazziscono…. Ma non solo l’apocalisse della Bibbia, ma anche nel corano, nei libri indu’ e nei testi antichi di ogni religione viene descritta la stessa identica cosa. Forse perche’ e’ gia’ successa, e i sopravissuti ne hanno raccontato a titolo di monito per il futuro i fatti…. Segni inconfondibili anche nel calendario Maya, in alcune pitture attraverso le civilta’ piu’ antiche della terra e nelle sculture parlano di questo.

E parlano anche di gente proveniente dal cielo, che incontra, che sorveglia, che dialoga con uomini. Terremoti, tsunami, guerre annunciate, ribellioni di popoli di quasi tutto il mondo arabo, spostamento dell’asse terrestre e uccisioni della follia sono segni tangibili che preannunciano una vera e propria implosione del genere umano. Siamo tanti, troppi su questa terra, e la terra si ribella. Agenti chimici di ogni tipo, esperimenti chimici militari che a nostra insaputa vengono sparsi per aria (vedi scie chimiche, ma non solo quelle), OMG nei nostri cibi, motori che inquinano l’aria e l’acqua per non parlare della terra, bistrattata e sporcata da noi tutti, dal genere umano. Perche’ il titolo “Uomini e topi”? Perche’ c’e’ una analogia tra le nostre reazioni, molto evidente rispetto agli altri animali.

 

Quando i topi si riproducono in uno spazio stretto e angusto, cominciano a mancare viveri e si respira male, ecco che cominciano ad aggredirsi, a mangiare il piu’ debole, ad uccidere per sopravvivere. E cosi’ siamo diventati noi, topi in una scatola in cui non vi e’ piu’ nulla tranne lo spirito di sopravvivenza di pochi, il soccombere di molti.

 

Questa e’ la mia teoria, che preannuncia la fine del ciclo in atto, come da calendario profetico dei Maya. Forse e’ meglio cosi’, almeno una ripulita potra’ fare risorgere civilta’ che potranno imparare da cio’ che e’ stato. Forse no. Ma non la vedo bene se si continua su questo piano. Non sono uno che grida “La fine del mondo e’ vicina!”, ma tutto fa presupporre che non andremo avanti per molto.

Voi che ne pensate?

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commenti

A
<br /> <br /> Io spero che non succeda mai qualcosa di brutto, bisogna sempre aver rispetto per l'ambiente.<br /> <br /> <br /> <br />
Rispondi
P
<br /> <br /> ...e per l'umanita'! Bacio, Renato.<br /> <br /> <br />  <br /> <br /> <br /> <br />