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31 gennaio 2013 4 31 /01 /gennaio /2013 21:32

Tra pochi anni la Costituzione italiana non ci sara' piu', si sciogliera' in molti staterelli assorbiti dai molti stati forti europei e non, inclusi Cina e Russia... Saremo comprati non solo noi, ma le nostre abitudini, la nostra aria, il nostro respiro.

Non saremo piu' padroni di nulla, nemmeno di noi stessi, che in qualche caso verremo posti in fermo giudiziario da Equitalia, pignorati e rivenduti all'asta. Prospettiva tutt'altro che irreale, visto come stanno governandoci, visto il non patriottismo che dilaga, vista la poca voglia in taluni, lo schifo e la vergogna in altri di essere italiano.

La Costituzione Italiana e' frutto di tanti sacrifici, morti e guerre per la nostra indipendenza, fatta da uomini con strane cose che si chiamano IDEALI. Queste strane cose non esistono piu' qui da noi, non esiste ideale politico, ne' famigliare, tantomeno educativo. Esiste solo individualismo, egoismo, corse all'oro facile, mignottismo e grandefratellismo.

Il resto e' oblio, carico di tasse, balzelli e pignoramenti, alcuni dei quali finiscono in suicidi (per me stupidi in quanto potrebbe essere usato questo coraggio per reagire, non per togliersi la vita) a causa della disperazione.

QUESTA E' LA MIA NON ROSEA VISIONE DI UN FUTURO POCO FELICE. PREGHEREI QUALCUNO DI SMENTIRMI, MA LA VEDO MOLTO DURA!. 

  

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31 gennaio 2013 4 31 /01 /gennaio /2013 09:10

La cosa piu' perfetta

che sia mai stata creata

e' l'imperfezione

del genere umano.

Renato Perelli.

xftt nella mia imxfezione.

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25 gennaio 2013 5 25 /01 /gennaio /2013 22:37

Clown.
Sono un clown.
Anche se non esercito piu', sono un clown.
Chi e' stato clown lo sara' per tutta la vita.
E come quasi tutti i clowns, la vita e' stata amara,

piena di cose tristi, fatica e sudore.
E' questo che fa di me, di noi, dei clowns. La sofferenza, ognuno a suo modo, fa si che ci si possa rifugiare in un personaggio, un altro essere, un'altra entita'.
La cosa peculiare e' che piu' si e' tristi, piu' si diventa comici ed esplosivi con il pubblico nelle vesti di clown.
E' una legge di compensazione, credo.
Io, nella mia carriera di clown, ho avuto grandi successi, grandi soddisfazioni.
Mi piaceva sentire le risate, vedere le lacrime su persone che magari erano venute proprio per evadere dalle loro piccole o grandi tragedie di tutti i giorni,
per non pensare alle cose negative e passare un po' di tempo a ridere.
Mi manca la mia maschera, a volte la rispolvero facendo una gag o due, per tentare di sorridere vedendo gli altri ridere per le mie battute...
ma non e' piu' come allora, non c'e' piu' l'odore di segatura, le battute improvvisate tra antichi testi di teatro e di rivista tramandati, che sera per sera si articolavano divagando di quando in quando.
Una volta c'era il pagliaccio, il clown che dialogava con il pubblico, che coinvolgeva e scherzava su tutto e tutti,
oggi e' tutto piu' industriale, piu' grande, piu' dispersivo, piu'... triste.
Si e' perso il calore, quello che trasmettevo e che ricevevo dal pubblico.
Adesso le battute sono poche, quelle poche ritrite fino alla nausea, senza fantasia, senza cuore. Adesso non esiste piu' il clown.
Non c'e' piu'.

io

 

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22 gennaio 2013 2 22 /01 /gennaio /2013 12:19

La vecchiaia

e' quella fase di vita

dove si smette di correre,

dove tutto si fa piu' lentamente

per avere l'illusione

che la vita duri piu' a lungo.


vecchiaia

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16 gennaio 2013 3 16 /01 /gennaio /2013 20:31

Amicizia e'

chiamarti al telefono

senza un preciso motivo,

solo per il gusto

di ascoltare una voce amica.

 

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14 gennaio 2013 1 14 /01 /gennaio /2013 14:12

Ciao L. Forse non ricordi nemmeno chi sono io, ma da quando ti ho incontrata la mia vita e' cambiata. Non nelle cose di ogni giorno, ma nella mia mente. Non faccio altro che pensare a quel giorno, le occhiate che davo per incontrare i tuoi bellissimi occhi e il tuo stupendo sorriso.

Ho pensato cosi' di comporre questa brevissima poesia, dedicata a te. Spero che tu non ne abbia a male, un bacio, tuo umilmente R.

Ti ho incontrato.

Mi hai folgorato.

Ti ho rivisto nei miei sogni,

ti ho rivisto nella mente,

ti ho pensato con il cuore,

ti vorrei con tutto me stesso

per mostrarti il vero amore.

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13 dicembre 2012 4 13 /12 /dicembre /2012 20:46

A NATALE 2012

IN TUTTE LE LIBRERIE E

IN TUTTE LE LIBRERIE SUL WEB,

Amore e...

Nonsoloaforismi

di Renato Perelli

Arduino Sacco Editore.

214 pagine di poesie, aforismi e racconti di vita.

Cod. ISBN: 978-88-6354-742-9

 

copertina0001

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6 dicembre 2012 4 06 /12 /dicembre /2012 21:56

 

Anche quest'anno e' arrivato,

gente che spende,

gente che compra,

aspetta il giorno in cui nacque,

Natale che un tempo mi piacque.

Sorto pero' mi e' un pensiero piu' grande:

"Siam qui a tribolare,

siam qui a stentare,

piu' soldo non c'e'

piu' tasse per me,

i Maya han predetto

la fine del mondo

non so dove ho letto

e non so proprio quando

da come son messe le cose oggidi'

forse sarebbe meglio cosi'.

Politica, tasse, corrotti e puttane

che rubano e si vendono pur le sottane,

sequestri da "quell'Italia Equa" si contan a bizzeffe

e il popolo piange subendo le beffe

da chi lo dirige

da chi lo comanda

da chi lo umilia

suonando la banda:

"Se il voto volete stavolta a me dare

due euro in contanti dovete pagare"

Ed ecco che leggi e diritti corretti

ad arte aggirati a mo' di dolcetti

diventano tasse, diventan balzelli

milion di denari per farli piu' belli.

I Maya, io spero sian giusti coi conti

per farla finita con ladri e pezzenti

che spazzino il bello, il brutto e il cattivo

finche' non ci sia piu' l'odore del vivo 

che soffre e che piange

per quanto hanno fatto per sbatterlo fuori

da casa comprata

(mancava una rata)

eppure spietati non badan agli stenti

ma solo alla tasca

governo e ministri son tutti una lasca

che soffoca e uccide tra mille dolori

migliaia di vite, milioni di cuori.

Una cosa, son certo, io posso dire

la storia qui sopra deve ora finire.

Speriamo comunque di fare Natale

in pace e d'accordo e vivendo sereni

perche' in fondo vale

lo dico sincero,

l'onesto e il giusto, esiste davvero!"

 

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4 dicembre 2012 2 04 /12 /dicembre /2012 22:44

Australia, un ricordo sempre piu' lontano, ma ancora vivo. Un pezzo di vita tra i piu' importanti nel mio trascorso. Di se ce ne sono sempre a bizzeffe quando tiro in ballo questo pezzo di vita, se fossi rimasto, se fossi stato piu' grande, se non mi fossi imbarcato... e cosi' via, ipotizzando ogni volta scenari nuovi, esperienze mai vissute ma virtualmente ricostruite nella mia mente. Eppure mi manca, la mia Sydney, chi c'e' stato di recente mi racconta di una citta' completamente diversa espansa all'inverosimile. Dove abitavo, prima a Sud Blacktown in New Haven Avenue, dove nacquero le mie due sorelle, poi in Walter's Road, e infine  al 14 di Webb place, Mount Druitt, erano allora periferia a circa 65 chilometri dal centro, mentre adesso sono in piena citta', essendosi espansa al punto di figurare sulla carta almeno quattro volte piu' grande. Sono certo che l'atmosfera, l'aria peculiare che per la prima volta percepii e che ricordo come fosse adesso non c'e' piu', il sapore di "selvatico" tramandato dagli avi (carcerati e deportati inglesi per lo piu') non esiste piu', i sapori dei cibi, ormai influenzati dall'afflusso enorme di orientali sono ormai cambiati. Eppure vorrei tornarci, provare a riavere quella boccata di aperto, di spazio immenso e di grandi terre. Australia, mi manca un casino.

 

Vivere-e-Lavorare-in-Australia.jpeg

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26 novembre 2012 1 26 /11 /novembre /2012 21:01

Ci sono uomini che nonostante le vessazioni di donne che dettano legge piu' o meno materialmente, a volte anche solo psicologicamente, per il bene di famiglia e di casa si ostinano a credere in un momento difficile che poi passera', ci sono uomini che malgrado sospettino per anni, impossibilitati per via dei figli a correre dietro alla fedifraga non hanno le prove, e poi, un giorno, per caso ecco un errore di lei... e li' crolla il castello di carte che aveva costruito ad arte, improvvisamente si aprono le cataratte e giu' un fiume di notizie e di conferme... e nonostante tutto continuano ad essere UOMINI, tribolando per figli, per famiglia, per ricostruirsi una vita, l'ultima quasi impossibile perche' entrano in una mentalita' talmente chiusa che non riescono ad uscirne dato che oltretutto non sono nemmeno piu' capaci ad affrontare una donna, visto che non sono mai stati caratterialmente aperti... Ci sono uomini che malgrado tutto e tutte, riescono con orgoglio ad essere UOMINI. (in risposta a quei pseudo-machos che si perdono in un bicchiere d'acqua, perdendo di vista quello che di piu' importante c'e' nella vita: l'essere se stessi, NONOSTANTE TUTTO!)

 

ECCE HOMO!

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